La nuova legge sulla prescrizione degli oppiacei

MEMO SU OPPIODI

FARMACI OPPIOIDI E LORO DOSI EQUIVALENTI


FARMACO

I.M.

(dose)

P.O.

(dose)

EMIVITA

(ORE)

DURATA

(ORE)

INIZIO EFFETTO

(MINUTI)

MORFINA

10

30

2 - 3

3 - 4

< 20

CODEINA

130

200

2 - 3

2 - 4

15 - 30

METADONE

10

20

15 - 80

4 - 8

10 - 15

FENTANILE

0,1

1 - 2

1 - 3

5 - 10

**

BUPRENORFINA

§§

0,2 (S.L.)

 

6 - 9

Pochi minuti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

** Il FENTANILE esiste in commercio per via transdermica in cerotti a rilascio ritardato da 25 - 50 - 75 - 100 mcg/ora sostituibili ogni 72 ore

§§ La BUPRENORFINA per via sublinguale è da 30 a 50 volte più potente della morfina; tuttavia presenta un effetto tetto oltre la dose di 1,2 - 1,8 mg ed ha azione disforizzante. E' un agonista parziale.

 

 

DI PRIMA SCELTA SONO GLI AGONISTI PURI; DA EVITARE LE ASSOCIAZIONISPECIE FRA AGONISTI PURI E AGONISTI PARZIALI; NELL'IMPIEGO SEQUENZIALE DI TALI FARMACI BISOGNA TENERE CONTO DI UN PERIODO DI WASH-OUT.

LA MORFINA PER OS E' IL FARMACO DI SCELTA NEL DOLORE ONCOLOGICO. IL DOLORE DEVE ESSERE PREVENUTO E NON RINCORSO: PERCIO' LA MORFINA DEVE ESSERE SOMMINISTRATA A INTERVALLI FISSI DI 4 O 6 ORE E NON AL BISOGNO.

LA MORFINA RETARD VA DATA OGNI 12 O 8 ORE, MAI AD INTERVALLI PIU'BREVI; SE IL DOLORE RICOMPARE PRIMA DELLA DOSE SUCCESSIVA NON SI DEVE RIDURRE L'INTERVALLO DI SOMMINISTRAZIONE MA AUMENTARE LA DOSE. INCASO DI DOLORE PERSISTENTE OPPURE SE IL DOLORE RICOMPARE PRIMA DELLA SOMMINISTRAZIONE SUCCESSIVA, TALE DOSE DEVE ESSERE AUMENTATA DEL 50 % E A VOLTE DEL 100 %.

UN BUON CONTROLLO DEL DOLORE SI HA DI SOLITO CON DOSI DI 90-180 MG AL GIORNO;

NON C'E' DOSE MASSIMA !!.

EFFETTI COLLATERALI DEGLI OPPIOIDI E LORO GESTIONE

EFFETTI COLLATERALI:

· depressione dei centri respiratori con ridotta frequenza respiratoria e ridotta risposta all'ipercapnia (non all'ipossia)

· ipotensione ortostatica, vasodilatazione, bradicardia, depressione del circolo fino allo scompenso

· nausea, vomito, atonia intestinale, coliche biliari (spasmo sfintere di Oddi)

· ritenzione urinaria

· iperprolattinemia, impotenza

· sonnolenza, sedazione,confusione, euforia, allucinazioni, apatia,edema cerebrale, deficit dell'accomodazione, miosi

· prurito (aumentata liberazione di istamina), reazioni allergiche

· dipendenza fisica con s.da sospensione

NAUSEA E VOMITO DA OPPIOIDI:

1) STIMOLAZIONE DELLA ZONA CHEMIORECETTRICE ENCEFALICA:

· SERENASE 10 GTT 1-3 VOLTE AL GIORNO

· STEMETIL 2 SUPPOSTE AL GIORNO

2) RITARDATO SVUOTAMENTO GASTRICO:

· PLASIL 2-3CPR O 2 FIALE AL GIORNO

3) STIMOLAZIONE VESTIBOLARE:

· XAMAMINA 2-3 CPR AL GIORNO

STIPSI DA OPPIOIDI:

ESCUDERE LA PRESENZA DI FECALOMI; FARE ASUMERE LIQUIDI, SUCCHI DI FRUTTA, CRUSCA; PRESCRIVERE LASSATIVI EMOLLIENTI COME IL LATTULOSIO; SE INEFFICACIA AGGIUNGERE PROPERISTALTICI COME PURSENNID E CISAPRIDE; LAS-SATIVI PER VIA RETTALE.

CONTROINDICAZIONI DEGLI OPPIOIDI

· GRAVE INSUFF.EPATICA, RENALE O RESPIRATORIA

· ADDOME ACUTO, LITIASI DELLE VIE BILIARI, COLITE ULCEROSA, IPERTROFIA PROSTATICA

· EPILESSIA, GLAUCOMA

· TERAPIA CON FENOTIAZINE AD ALTE DOSI

PARTICOLARITA' SULL'USO DEGLI OPPIOIDI NEL PAZ. ONCOLOGICO

1. Nei paz. oncologici non si sviluppa dipendenza psichica, mentre può esserci dipendenza fisica per cui se

l'oppioide non è più necessario basta ridurlo gradualmente

2. Nella maggior parte dei casi dopo un aumento iniziale del dosaggio si arriva a un plateau; l'incremento

della dose è dovuto solamente ad un aumento del dolore

3. Il presunto effetto euforizzante, temuto per il rischio di abuso, non si verifica nei paz. oncologici

4. Dolore e stress contrastano l'azione depressiva centrale per cui a dosi corrette la morfina può essere

impiegata anche nei paz. con affezioni respiratorie

5. Il dolore neoplastico deve essere trattato precocemente; la scelta dell'analgesico è funzione dell'intensità

del dolore e non della fase della malattia


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